Le Esperidi, Egle, Aretusa ed Espertusa, ninfe abitatrici di un favoloso giardino posto su un’isola ai confini occidentali della terra, custodivano un albero dai pomi aurei, dono nuziale di Gea alla dea Giunone. Ercole compì la sua undicesima fatica cogliendone i frutti e uccidendo il vigilante drago Ladone. Il Pontano con l’opera “De Hortis Hesperidum, sive de Cultu Citri” (1503), fu il primo in epoca moderna a stabilire poeticamente l’identità fra i pomi aurei e i frutti degli agrumi; in seguito Giovan Battista Ferrari nelle sue “Hesperides” (1646) consolidò questa interpretazione associando la ninfa Egle al Cedro, Aretusa al Limone ed Espertusa all’Arancio. The Hesperides—Aegle, Arethusa, Erytheia and Hesperia—are nymphs who watch over a beautiful garden on an island at the western end of the earth. In this garden grows a tree with the golden apples that Gaia gave Hera as a wedding present. Hercules completed the eleventh of his Twelve Labors by picking some of its fruit an