Hesperides dal giardino dell'Eden
Il
Citrus x paradisi (Pompelmo)
Nome suggestivo per un frutto dalla sfericità quasi perfetta e dalla buccia liscia e omogenea che ne amplifica la luminosità, contrastando piacevolmente con il verde profondo del fogliame.
Assente per secoli dai codici botanici come dalle opere degli artisti, ignorato perfino da Bartolomeo Bimbi, che pure aveva dipinto per i Medici un numero considerevole di specie e varietà di agrumi, il Citrus x paradisi verrà raffigurato solo nel 1811 da Antoine Poiteau su commissione del conte Giorgio Gallesio, allora impegnato nella realizzazione del fondamentale "Traité du Citrus" e dell'Atlante Citrografico. La tavola, dipinta a gouache e matita su pergamena, reca il titolo altrettanto evocativo di "Pomo d'Adamo" o "Pompelmousse".
Resta
l'incertezza delle origini di questa Rutacea, probabilmente sconosciuta per
molti secoli agli europei, ma, secondo taluni, già nota agli Arabi nel Medioevo. Dal punto di vista genetico, per alcuni autori, il pompelmo sarebbe un incrocio fra l'arancio dolce (C. sinensis) e il pomelo (C. maxima), per altri consisterebbe nella mutazione di quest'ultimo. Soltanto dal 1830, anno in cui
A.T.
Citrus x paradisi acquerello su carta, Aurora Tazza collezione privata |
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